Home > Regione Lombardia > Ri.Circo.Lo. STEP Risorse Circolari in Lombardia per ridurre le dipendenze strategiche da materie prime critiche
17 giugno 2025
3 settembre 2025

La misura intende promuovere lo sviluppo o la fabbricazione di tecnologie critiche, così come definite dal Reg. UE 2024/795, da parte delle piccole, medie e grandi imprese lombarde, in forma singola o aggregata, per conseguire la riduzione delle dipendenze strategiche da materie prime critiche ed una migliore gestione dei rifiuti nelle filiere dei RAEE e delle batterie e del fosforo, in coerenza con quanto previsto dal “critical raw material act” (Reg. UE 2024/1252), nonché con le indicazioni del vigente Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti e degli sviluppi dei lavori dei tavoli “batterie e fotovoltaico” e “fanghi da depurazione” dell’Osservatorio regionale per il Clima, l’Economia Circolare e la Transizione Ecologica.

Sono ammissibili progetti attinenti a uno o più dei seguenti ambiti di intervento relativi a tecnologie che contribuiscono a ridurre o a prevenire le dipendenze strategiche dell’Unione secondo quanto previsto dall’art. 2, comma 2, lettera b del Regolamento (UE) 2024/795:

Sviluppo o fabbricazione di tecnologie, relative a RAEE/AEE (inclusi pannelli fotovoltaici) oppure a batterie ed accumulatori, per:

  • riprogettazione dei prodotti e tecniche di fabbricazione avanzate per facilitare la riparazione, il riciclaggio o per sostituire una materia prima critica con un altro materiale o ridurne l'utilizzo (ecodesign);
  • preparazione per il riutilizzo e riutilizzo di RAEE/AEE (inclusi pannelli fotovoltaici), batterie ed accumulatori;
  • trattamento preliminare dei RAEE (inclusi panelli fotovoltaici), batterie ed accumulatori finalizzato al riciclaggio delle materie prime critiche;
  • riciclaggio di RAEE (inclusi pannelli fotovoltaici), batterie ed accumulatori, incluso il riciclaggio delle materie prime critiche presenti;
  • riciclaggio di materie prime critiche presenti in rifiuti decadenti dal trattamento di RAEE (inclusi pannelli fotovoltaici), batterie ed accumulatori (per es. “black mass”, componenti rimossi da RAEE, etc…).

Sviluppo o fabbricazione di tecnologie per:

  • Pretrattamento dei rifiuti contenenti fosforo finalizzati al recupero dello stesso (ad esclusione di incenerimento e trattamenti analoghi, quali pirolisi, gassificazione);
  • Recupero del fosforo da reflui, fanghi di depurazione, da rifiuti organici, altri rifiuti contenenti fosforo o ceneri da incenerimento di tali rifiuti.

È ammissibile soltanto il recupero di fosforo elementare oppure sotto forma di sali, soluzioni di sali e minerali, non il recupero indiretto in altre matrici (ai fini del presente bando, quindi, non sono ammissibili interventi finalizzati a produrre, ad esempio, fanghi da utilizzare in agricoltura, gessi di defecazione da fanghi, biochar)

Possono presentare domanda di partecipazione alla misura le grandi e le piccole e medie imprese, comprese le start-up e PMI innovative, in forma singola o aggregata.

Le imprese possono essere ammesse a finanziamento per una o più domande, sia che partecipino in forma

singola che aggregata. Se la domanda è presentata in forma aggregata, le imprese che compongono l’aggregazione individuano un capofila quale interlocutore unico per tutte le comunicazioni e gli atti progettuali. 

La dotazione finanziaria del bando è pari a euro 10.000.000,00 in base a quanto previsto dalla D.G.R. n. 3765 del 13/01/2025.  

L’agevolazione regionale viene concessa sotto forma di sovvenzione a fondo perduto ed erogata fino al 40% per le grandi imprese e al 50% per le PMI delle spese ammissibili e fino ad un importo massimo di euro 7.500.000,00 al netto di IVA per ogni singolo progetto. Ferma restando l’applicazione delle medesime percentuali di finanziamento, nel caso in cui il beneficiario scelga di avvalersi del regime di aiuto di Stato “de minimis”, l’agevolazione massima concessa è di euro 300.000 per impresa unica.

L’agevolazione è concessa a progetti presentati, in forma singola o in aggregazione, con un totale di spese ammissibili, al netto di IVA, pari ad almeno 500.000 € sull’intero progetto.

Le spese ammissibili sono:

  • beni strumentali e attrezzature;
  • hardware;
  • software;
  • consulenze specialistiche;
  • opere murarie, nei limiti percentuali massimi previsti.