Il fondo per il sostegno alla transizione industriale ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.
L’agevolazione favorisce programmi di investimento volti a perseguire, attraverso interventi sul processo produttivo già esistente nell’unità produttiva oggetto di intervento:
a. una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa;
b. un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riciclo o il recupero di materie prime e l’uso di materie prime riciclate.
I programmi di investimento possono essere accompagnati da progetti per la formazione del personale, su ambiti strettamente connessi all’utilizzo delle tecnologie delle quali è prevista l’implementazione, per un ammontare non superiore al 10% delle spese complessivamente previste.
Il bando è aperto a tutte le imprese manifatturiere (sezione C ATECO) che siano attive, in regola con gli obblighi contributivi e non in difficoltà al 31 dicembre 2019. Ogni domanda deve riguardare una sola unità produttiva e non può aumentare la capacità produttiva oltre il 20%, salvo motivi tecnici. Una quota del 40% delle risorse è riservata a progetti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Un altro 50% è destinato alle imprese energivore, iscritte nell’elenco CSEA.
La dotazione finanziaria ammonta a 134.018.568,13 €
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento GBER (Regolamento generale di esenzione per categoria, Regolamento (UE) n. 651/2014).